Metodo montessori

I periodi sensitivi

La mente assorbente è guidata da istinti che Maria Montessori chiama “periodi sensitivi”. I periodi sensitivi sono transitori. Appena vengono raggiunte le competenze a cui sono serviti, questi periodi giungono al termine. Proprio in questi periodi di costruzione interiore, l’adulto deve fare attenzione a non essere d’intralcio al bambino. In contesto in cui il bambino cresce deve garantirgli ciò che occorre nel momento giusto. Gli stimoli positivi devono essere offerti nella giusta quantità. Non si deve sovrastimolare il bambino poiché l’eccesso può sopraffarlo. La potenzialità del bambino può svilupparsi al massimo solo se lo stimolo necessario viene offerto al momento giusto, nella giusta quantità e di buona qualità. Conosciamo adesso i periodi sensitivi nello specifico.

  • Il periodo sensitivo dell’ordine

Tra 0 e 6 anni attraversa un periodo in cui ha bisogno di ordine. Tale bisogno è fondamentale. L’ordine  esteriore gli permette di costruirsi un ordine interiore. Questo significa essere costanti nel modo in cui agiamo con il bambino. Ha bisogno di una routine, di punti di riferimento. Non bisogna rendere tutto immobile, gli imprevisti ci sono ma non deve cambiare il nostro comportamento con il bambino. L’ordine gli permette l’acquisizione di punti di riferimento e di un senso di sicurezza che porta alla fiducia in se stesso e nella vita.

  • Il periodo sensitivo del movimento

In questo periodo il bambino inizia a camminare. Esiste una relazione costante tra la costruzione del movimento e quella della vita psichica. Per questo motivo è necessario rispettare i movimenti dei bambini offrendo loro uno spazio adatto agli spostamenti e ai movimenti costruiti. Stimolare il movimento non significa insegnarlo ma rispettarlo nella sua libertà, perché è muovendosi senza restrizioni che il bambino diventa prudente e in grado di cadere senza rischi, mentre il bambino contenuto nei suoi movimenti, si espone più facilmente ai pericoli ed è meno consapevole dei rischi e dei suoi limiti.

  • Il periodo sensitivo del linguaggio

A circa 12 mesi circa, il bambino produce frasi composte da una sola parola che corrisponde a una situazione. Tra i 12 e i 20 mesi  continua a produrre olofrasi ( parole-frasi), ma le parole corrispondono a più situazioni. intorno ai due anni il bambino conosce almeno 200 parole, da questo momento in poi le frasi si allungano. Il linguaggio non lo si insegna ma si sviluppa. Lo si acquisisce per fasi. Importante è esporre il più possibile e il meglio possibile al linguaggio e associarlo alle relazioni, come parlare al bambino descrivendogli ciò che succede.

  • Il periodo sensitivo del perfezionamento della funzione percettiva

I sensi del bambino sono la chiave di lettura che gli permettono di affrontare il mondo. Il perfezionamento sensoriale della funzione percettiva, che avviene circa fino ai 6 anni, si accompagna a quello dell’intelligenza. Più l’ambiente è stimolante, migliore è lo sviluppo dei sensi. Nominare le impressioni consente al bambino di concettualizzarle e di controllarle meglio.

  • Il periodo sensitivo dei piccoli oggetti

La passione per i piccoli oggetti è legata al perfezionamento e allo sviluppo dell’acuità sensoriale. Ai bambini piace osservare tutto ciò che è microscopico: granelli, briciole, piante minuscole, ma sempre sotto sorveglianza!

  • Il periodo sensitivo della vita sociale

Il bambino ha un grande bisogno di stare con i suoi coetanei e soprattutto di una regolare relazione con gli altri. Nel suo primo anno di vita non si distingue dalla madre. Poi prende progressivamente coscienza della sua individualità. Tra i 2 e i 3 anni comincia a parlare di sé in terza persona. A 6 anni dopo aver acquisito la coscienza di se stesso, il bambino acquisisce una sempre maggiore coscienza degli altri. Guarda gli altri in modo diverso e cerca di rendersi utile.

I periodi sensitivi permettono ai bambini di costruirsi secondo un processo naturale. A tal fine è fondamentale dare lo stimolo giusto, adeguato a ogni fase. Se ciò non avviene, possono sorgere problemi di natura psicologica (sonno-rifugio, incubi e regressione).

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